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Attacchi di Panico: quando ci imbattiamo nel dio Pan

Attacchi di Panico: quando ci imbattiamo nel dio Pan

Capitano all’improvviso, come un fulmine a ciel sereno, portando un’intensa paura e provocando sintomi somatici e cognitivi. Dopo poco svaniscono come se nulla fosse: sono gli attacchi di panico. Queste manifestazioni di ansia sono frequenti e si verificano, ogni anno, nell’11% della popolazione adulta. Vediamo più in dettaglio cosa sono gli attacchi di panico.

 

Attacchi di panico: definizione

 

La parola panico deriva dalla mitologia greca: Il dio Pan, di aspetto molto sgradevole, si divertiva ad apparire improvvisamente davanti ai visitatori del bosco, provocando in loro un inaspettato terrore. Pan, altrettanto repentinamente, scompariva.

 

Attacchi di panico: sintomi fisici

 

L’attacco di panico comporta l’insorgenza improvvisa di un’intensa paura e disagio, associata ad almeno 4 dei seguenti sintomi:

 

  • dolore o malessere a livello toracico;
  • senso di soffocamento;
  • sensazioni di irrealtà, estraniamento o distacco dalla realtà circostante;
  • vertigini, tendenza all’instabilità o allo svenimento;
  • paura di impazzire o di perdere il controllo;
  • paura di morire;
  • vampate di calore o brividi;
  • nausea, mal di stomaco o diarrea;
  • intorpidimento o sensazioni di formicolio;
  • palpitazioni o battito cardiaco accelerato;
  • respiro affannoso o sensazione di soffocamento;
  • sudorazione;
  • tremore o fascicolazione.

 

Un’altra caratteristica tipica di un attacco di panico è il forte desiderio di fuggire dal luogo in cui esso si sta manifestando.

 

Il disagio provocato da un attacco di panico è accompagnato da vergogna e timore che il malessere venga percepito da altre persone. L’attacco di panico raggiunge il suo apice entro 10 minuti e nel giro di 20-30 minuti scompare, lasciando, però, la paura di essere colpiti da un altro attacco.

 

Solitamente sono imprevedibili ed avvengono senza un apparente motivo, soprattutto nel disturbo di panico, ma chi ne soffre tenta di prevenirli evitando i luoghi che associa a precedenti attacchi di panico.

 

I sintomi sono vari e coinvolgono molti organi vitali: per questo il soggetto spesso crede di avere patologie cardiache, polmonari o cerebrali e si reca più volte dal medico o al pronto soccorso.

 

La loro frequenza è varia : alcuni ne soffrono una volta a settimana, altri hanno più di un episodio quotidiano per poi avere settimane o mesi di remissione.

 

Gli attacchi di panico possono presentarsi in momenti particolarmente stressanti o di intensa attivazione emotiva.

 

La paura è un’emozione che si attiva quando l’individuo percepisce una minaccia, ed ha lo scopo di preparare il corpo a reagire. Il panico può essere innescato da qualsiasi paura per una minaccia esterna, ma subito dopo la minaccia diventa interna. Chi soffre di attacchi di panico non riconosce questi segni come un’attivazione adrenergica della paura, ma li interpreta come una gravissima minaccia interna alla propria salute fisica o mentale, ed entra in un circolo vizioso di “paura della paura”.

 

Quindi, gli attacchi di panico sono il risultato di interpretazioni “catastrofiche” di eventi fisici e/o mentali, che vengono erroneamente letti come segnali di un imminente disastro. Il vortice di panico viene favorito dal fatto che il cambiamento fisiologico iniziale è inspiegabile ed improvviso.

 

Questo può portare ad una preoccupazione anticipatoria degli attacchi di panico: la persona può iniziare a temere di avere nuovi attacchi di panico.

 

Per quanto gli attacchi di panico siano forti, non sono pericolosi e possono essere curati, con la psicoterapia che serve a comprendere ed elaborare i motivi per cui si sono presentati e farmacologica, per gestirne i sintomi.